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Feltre, Belluno, Pedavena, Nomadelfia (Grosseto) e Milano cos'hanno in comune? Una storia di luoghi, di simboli, di amicizia.

Feltre, Belluno, Pedavena, Nomadelfia (Grosseto) e Milano cos'hanno in comune? Una storia di luoghi, di simboli, di amicizia.

Notizia del 16/12/2009

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Notizia del 16/12/2009

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Notizia del 16/12/2009

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Notizia del 16/12/2009

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Feltre, Belluno, Pedavena, Nomadelfia (Grosseto) e Milano cos'hanno in comune? Una storia di luoghi, di simboli, di amicizia.

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Feltre, Belluno, Pedavena, Nomadelfia (Grosseto) e Milano cos'hanno in comune? Una storia di luoghi, di simboli, di amicizia.

Notizia del 16/12/2009

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Notizia del 16/12/2009

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Feltre, 16 dicembre 2009 - Le iniziative dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati sullo scrittore bellunese e don Zeno di Nomadelfia che si terranno il 18 dicembre a Feltre intendono assolvere a un duplice compito: da un lato parlare del profondo legame di amicizia, ancora inedito, fra Dino Buzzati e Zeno Saltini (fondatore della Comunità di Nomadelfia), dall’altro creare un circuito spirituale, un itinerario culturale e letterario che da Feltre arriva fino a Grosseto – dove ha sede Nomadelfia -, passando per Pedavena e Belluno, ma anche per Milano, dove lo scrittore e giornalista del “Corriere della Sera” ha vissuto e lavorato.

La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Notizia del 16/12/2009

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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Notizia del 16/12/2009

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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La Comunità dove la “Fraternità è legge” (questa l’etimologia del termine “nomadelfia”) non è nuova a Feltre. Alle porte della città del Vittorino, al Museo dei sogni della memoria e coscienza della Comunità pedavenese di Villa San Francesco, don Zeno è già presente: fotografie, libri, documenti e terra di Nomadelfia ne ricordano simbolicamente e materialmente non solo il nome, ma anche la personalità e l’opera.

Mentre nel pomeriggio del 18 dicembre al Museo Diocesano di Arte Sacra (a partire dalle ore 15) si approfondirà un inedito aspetto dell’amicizia fra don Zeno e Buzzati, nel corso della stessa giornata si chiuderà un altro cerchio. Al “Museo dei sogni” diretto da Aldo Bertelle arriverà, fra i “grandi” già presenti al museo, anche Buzzati.

Un simbolo – di pietra e terra - verrà prelevato la mattina dalla casa natale dello scrittore a Belluno, in località San Pellegrino, e la sera lo stesso sarà consegnato nel museo feltrino ubicato presso la sede della Cooperativa Arcobaleno ’86, dove già risiedono un pezzo del muro di Berlino, una tegola bombardata di Hiroshima, briciole di storia di Papa Giovanni Paolo II e don Milani.

Accompagneranno Buzzati al “Museo dei sogni” libri, traduzioni straniere e altre testimonianze a riprova non solo della sua “territorialità”, ma soprattutto della sua “universalità”. I documenti verranno donati dall’Associazione Internazionale di Feltre a lui dedicata, a perenne ricordo dell’autore del Deserto dei Tartari, realizzando così un’ulteriore tappa del percorso letterario, artistico ed umano di Buzzati in territorio bellunese.


Le iniziative sono realizzate con il contributo di: Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Pedavena, Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in Provincia di Belluno, Tipografia DBS di Seren del Grappa e Comunità di Villa San Francesco. Altri partner sono la Provincia di Belluno, la Comunità Montana Feltrina, che hanno offerto il patrocinio, mentre la Libreria Agorà e “L’Amico del Popolo” hanno prestato la loro collaborazione.

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