"Buzzati" in assemblea, a caccia di fondi. Bilancio agrodolce per il sodalizio che promuove Buzzati in Italia e nel mondo. Feltre, l'assemblea annuale dell'Associazione fondata da Nella Giannetto

Notizia del 12/10/2010

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Da: Amico del Popolo - 3 ottobre 2010 n. 54

Tempi duri per gli organismi culturali. Anche quando si porta un nome importante come quello di Dino Buzzati. Un bilancio in agrodolce quello esposto dai vertici dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati nell’Aula Magna di Palazzo Borgasio di Feltre lo scorso venerdì 1° ottobre. E non solo in senso economico. Sono davvero molte le idee ancora da cantierare per adempiere al compito statutario di diffondere l’opera e la figura di Dino Buzzati nel mondo, ma per farlo non si può prescindere dalle risorse finanziarie e umane da mettere in campo.

Ad esempio è pronto a partire un corso su Dino Buzzati al campus universitario di Borgo Ruga, o la proiezione di film ispirati alle opere dello scrittore bellunese nel corso di un gemellaggio di Feltre con la città di Colonia del Sacramento in Uruguay. Anche il paesaggio veneto di Buzzati potrebbe presto diventare un libro con la cura scientifica di Patrizia Dalla Rosa, responsabile della ricerca del Centro. E la mostra dei disegni ispirati alla fauna nella pagina buzzatiana realizzati lo scorso anno nell’ambito del progetto “Magari avessimo il lupo” sta cercando casa. Fra le varie proposte anche un nuovo ciclo di letture in collaborazione con la biblioteca civica di Salita Muffoni – dove, fra l’altro, verrà spostata la sede legale della Buzzati.

Quel che è certo è che le idee pullulano. Ma ciò non basta.

Il presidente del sodalizio feltrino Annamaria Esposito e la direttrice del Centro Studi Buzzati Bianca Maria Da Rif non hanno mancato, nel corso dell’incontro, di lanciare un appello accorato ai soci e ai partner istituzionali, pubblici o privati, come il Comune di Feltre, la Fondazione Università o la Fondazione Cariverona, affinché non si lasci agonizzare la struttura fondata con lungimiranza da Nella Giannetto, ma contribuiscano per la sua sopravvivenza. Vivere o morire, non ci sono più alternative all’attuale situazione, secondo i timonieri dell’associazione.

I contributi dei soci privati non bastano per coprire le spese ordinarie di gestione dell’organizzazione. E quelli pubblici languono a causa della congiuntura economica. Tuttavia, gli enti che da sempre sostengono le iniziative del sodalizio - presenti con un’ importante rappresentanza anche in assemblea – pur riconoscendo i meriti dell’associazione Buzzati e del suo organo scientifico nel portare avanti l’opera di divulgazione iniziata nel 1989, ritengono che si possa fare di più.

“Anche i comuni devono andare a chiedere i soldi per ogni iniziativa che viene organizzata, ed è sempre più difficile ottenerne. L’associazione deve essere più presente e più determinata nel chiedere fondi e collaborazioni”, ha sottolineato l’assessore alla cultura Ennio Trento.

Considerazioni che non sono cadute nel vuoto, ma che già nel corso dell’assemblea hanno incontrato la liberalità del libraio feltrino Alessandro Dalla Gasperina, che ha deciso seduta stante di finanziare la pubblicazione degli atti del convegno del 2009 “Un gigante trascurato”.

Un segnale importante, che non dovrà però rimanere isolato, ma essere di esempio anche per altri soggetti. Perché oggi investimento in cultura è sempre più sinonimo di sviluppo del territorio, di crescita turistico-economica e di promozione di immagine.

FELTRE - Aula magna di Palazzo Borgasio. Da destra Fabrizio Zanellati, Annamaria Esposito e Bianca Maria Da Rif. In piedi a sinistra Manuela Gallina durante la lettura drammatizzata di un racconto di Dino Buzzati.

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