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Disperdere le ceneri ora si può, Buzzati tornerà sulle Dolomiti

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Disperdere le ceneri ora si può, Buzzati tornerà sulle Dolomiti

Notizia del 15/02/2010

Scritto da admin

Da: Il Corriere del Veneto — 10 febbraio 2010

Le nuove norme non hanno preso un’autostrada ma il 23 aprile 2009 sono state licenziate all’unanimità dalla Quinta commissione consiliare e attendevano solo l’ok del Consiglio regionale. Che è arrivato ieri, nell’ultima seduta prima dello scioglimento. Nel testo approvato in assemblea, si legge che «la dispersione delle ceneri è autorizzata dall’ufficiale di stato civile». L’articolo 50 precisa che il rito potrà essere compiuto in aree private all’aperto, in mare (a mezzo miglio dalla costa) e in montagna (a oltre 200 metri di distanza dai centri abitati). Nel 2002 la vedova Buzzati aveva trasferito le ceneri dello scrittore dalla cappella di famiglia fuori Belluno in una tomba in Lombardia. «Non ho detto a nessuno dov’è — aggiunge la signora Almerina — perché si tratta di una cosa privata. In estate, quest’anno o forse il prossimo, coinvolgerò gli amici Lorenzi e Marchi per far fare l’ultimo viaggio a Dino. E ne darò notizia solo a cerimonia avvenuta, come per i funerali. Intanto stasera brindo perché il sogno di Dino sarà finalmente realizzato».

«Sono pronto a portare le ceneri di Buzzati sulle Dolomiti» conferma Lorenzo Lorenzi, storico amico dello scrittore bellunese e gestore del rifugio Scoiattoli a Pecol. «Era ora che la Regione Veneto ci desse questa possibilità. So che molti amanti della montagna gradirebbero questa soluzione. E so anche che alcuni non hanno aspettato che la Regione legiferasse ma hanno scalato le nostre rocce e disperso le ceneri dei propri cari». Rolly Marchi, giornalista e scrittore, è felice: «Per Dino sarà un ritorno sentimentale a qualcosa che ha amato e sognato. Sono stato io ad accompagnarlo nel 1966 sulla Croda da Lago, per l’ultima sua scalata. Era il regalo per il suo sessantesimo compleanno. Oggi ho quasi novant’anni ma cercherò di allenarmi per essere presente il giorno che Lorenzi e la signora Almerina decideranno di disperdere le ceneri».

Le nuove norme approvate dal consiglio regionale - che ovviamente valgono per tutti i cittadini, potrebbero interessare anche il poeta di Revine Lago Luciano Cecchinel. Nel 2001, la sua famiglia era stata toccata duramente dalla morte della figlia Silvia di 24 anni. Il Comune aveva vietato di seppellirla nella «nuda terra» dopo la cremazione. «Abbiamo conservato le ceneri di Silvia in un’urna nella tomba di famiglia — spiega il poeta alla cui figlia Zanzotto ha dedicato due componimenti nel suo libro Conglomerati — e adesso, dopo l’approvazione di questa legge regionale, parlerò con mia moglie per decidere se trasferire l’urna» Il provvedimento legislativo approvato ieri in Consiglio regionale istituisce le «sale del commiato » dove svolgere i «funerali laici» e consente sia la dispersione in natura delle ceneri cremate sia la consegna in custodia ai familiari. Qualora i genitori lo richiedano, potranno essere sepolti anche i feti abortiti. Il consiglio comunale di Venezia aveva invece deliberato lunedì l’istituzione del registro comunale della cremazione, dove va indicata la volontà del defunto di disperdere le ceneri. Nel 2009, il 39 per cento dei 3284 defunti di Venezia è stato cremato.

Antonino Padovese
10 febbraio 2010
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