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Consegnati i premi a chi ha fatto studi sull'opera di Buzzati

Consegnati i premi a chi ha fatto studi sull'opera di Buzzati

Notizia del 29/03/2010

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Da: Corriere delle Alpi - 26 marzo 2010 pagina 30 sezione: AGENDA

BELLUNO. L’associazione internazionale Dino Buzzati continua a seminare. Nonostante sia strangolata da ristrettezze finanziarie, usciranno quest’anno gli atti del convegno del 2008 sui vent’anni dell’associazione e, dopo il n. 14 della rivista Studi buzzatiani, è pronto anche il n. 15 e c’è già materiale anche il successivo.

Intanto ieri sono stati consegnati i premi per l’edizione 2010 del concorso «Per conoscere Dino Buzzati». Premi striminziti, è da dire, due da 850 euro e uno da 1600, da intendersi più come incoraggiamento che altro. «Se avessimo più risorse, potremmo fare ben di più», ha detto la direttrice del Centro Studi Bianca Maria Da Rif.

I premi sono andati a Gianluca Merler, Oreste Palmiero e Dilek Peçenec, consegnati ieri pomeriggio nella Sala Bianchi di viale Fantuzzi. Il primo è autore di una tesi di laurea discussa a Bologna su «Dino Buzzati cronista d’arte», nella quale ne ha analizzato lingua e stile attraverso gli articoli scritti sul Corriere della Sera tra il 1949 e il 1971. Approfondirà la ricerca per ricavarne un libro con un taglio divulgativo. Il secondo, bibliotecario e già autore di tre libri, lavorerà a una ricerca sul rapporto tra letteratura e musica in Buzzati, inoltrandosi in un terreno ancora inedito: Buzzati pianista, critico e soprattutto librettista. Dilek Peçenec è infine una giovane docente universitaria di Ankara, impegnata nella diffusione della lingua italiana in Turchia e che ha tradotto in turco, per la prima volta, un articolo di Buzzati. I premi sono dunque rivolti, quest’anno come di consueto, ad incoraggiare nuove ricerche buzzatiane e ad aprire filoni inediti per italiani che abbiano già svolto studi su Buzzati, a laureati che si propongano di farlo, a stranieri che contribuiscano a far conoscere lo scrittore anche all’estero.

Lo spirito dello scrittore è aleggiato nella Sala Bianchi non solo grazie alla passione dell’associazione e all’impegno dei giovani studiosi, ma anche durante la “lettura teatralizzata” di uno straordinario articolo di Buzzati, comparso sulla “terza” del Corriere della sera nel 1949. A leggerla un attore e regista teatrale di Roma, Claudio Capecelatro, cresciuto a pane e Buzzati. «Il crollo del pianista» (questo il titolo) è la cronaca da Bolzano di un Premio Busoni per giovani musicisti, nel quale la precisione del cronista si sposa con la fantasia narrativa, capace di cogliere, sotto la cronaca, il senso profondo di quella serata, il tocco magico di un pianista prima benedetto e poi tradito nel mezzo della prova dal dio beffardo della musica. Applausi, alla fine, per la coinvolgente lettura, suonati anche come tributo commosso allo scrittore bellunese. Capecelatro sta portando in scena da due anni un suo “gioco” di un’ora e tre quarti tratto dai racconti di Buzzati e che si intitola, come un suo racconto, «Una storia difficile».

Nei programmi dell’associazione potrebbe ben entrare, nel futuro prossimo, pure questo spettacolo. Nel frattempo, è da segnalare l’uscita del «Poema a fumetti» a cura di Lorenzo Viganò, nel quale, come ha detto Bianca Maria Da Rif citando anche Nella Giannetto, «sono concentrati i temi più cari a Buzzati, la musica, la pittura, il teatro, il fantastico». Un universo creativo nel quale Buzzati racconta se stesso passando dalla tecnologia moderna al mito classico con una grande vena innovativa rispetto ai canoni di 40 anni fa: «Quarant’anni ma non li dimostra».

n.f.

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